StraStorie ExtraLarge è ormai entrato nel vivo, ed è il momento di riassumere gli spunti per Besola/Ferrari/Gallone - R/A/F raccolti via web e nel primo incontro con il pubblico al Covo della Ladra - Ladra di Libri. Eccoli!
SPUNTO DI ROBERTO
Un disco di Lester Bowie, "Serious Fun": https://www.youtube.com/watch?v=EXnSBk0rk34&t=39s
SPUNTO DI FRANCESCA
Una foto di un orsetto peluche di nome Baluba
SPUNTO DI LAURA
"Il Malandato non era sempre stato così: anni prima (oramai aveva perso il conto) aveva una vita normale, anzi, una vita di successo, una moglie, dei figli, un’attività fiorente.
E quel soprannome non se l’era guadagnato per l’aspetto fisico (ai tempi era stato decisamente un bell’uomo) ma per un affare “andato a male”, nel vero senso del termine.
La famiglia di Giovanni Audisio, quello era il suo vero nome, gestiva una piccola macelleria in via Orefici, solo carne scelta di Carrù, direttamente dai pascoli del cuneese.
Giovanni aveva la mente per gli affari e in breve trasformò la Macelleria delle Alpi di Audisio Giovanni padre, figlio e nipote (i piemontesi sono famosi per la loro fantasia ndr) in un fiorente commercio di carni.
Aveva affittato un terreno in zona Lambrate e ci aveva costruito un moderno centro di stoccaggio e lavorazione di bovini: era quasi tutta sua la carne che ogni giorno veniva servita nei ristoranti del centro.
Tutto questo successo iniziò a dare fastidio a qualcuno, forse al temibile cartello dell’Angus argentino o ai toscani della Chianina. Fatto sta che la sera del 24 aprile, un giovedì, qualcuno si intrufolò nel capannone frigorifero di Audisio e, complice un fortunale che da giorni stava devastando Milano con continue interruzioni alla corrente elettrica, manomise i cavi del generatore d’emergenza.
Il fatto venne scoperto solo il successivo lunedì mattina, quando i primi operai di ritorno dal ponte aprirono i portelloni e quasi svennero all’olezzo di 150 tonnellate di carne putrefatta. Da qui il suo soprannome, il Malandato, perché tutta la sua vita era “andata a male” insieme ai suoi quarti di bue.
Giovanni non riuscì più a riprendersi da questo tracollo: l’inchiesta non portò a nulla, l’assicurazione tardò a risarcire e il Comune di Milano pretese subito la quota per lo smaltimento della carne putrida.
Un venerdì di luglio uscì di casa alla solita ora per andare in macelleria ma non tornò mai più. A casa la bella moglie, la figlia e quel figlio così dolce e speciale rimasero ad aspettarlo per anni."
SPUNTO DI PAOLA
...."Luca ha lasciato la valigia abbandonata e aperta nel nido del Malandato, e forse vale la pena di ritornare a ispezionarla, finché il rompicapo della mappa rimane chiuso nella sua tasca e quindi difficile da studiare; torno sulle mie zampe e mi ritrovo presto a lottare col borsone rovesciandomi addosso il contenuto. Mi infilo e disinfilo in ogni indumento, huaw... la giacca mi dà una certa eleganza, e huaw... cosa c'è in questa tasca che mi graffia la zampa?
Concentro gli sforzi per divincolarmi e infilandoci muso e baffi, riesco ad estrapolare il contenuto: un sacchetto di velo trasparente con dentro tappi di bottiglie (si sembrano quelli delle bevande gialle e schiumose presenti alle chiacchiere fra umani), luccicanti da una parte e segnati dall'altra, con una chiara lettera scritta in rosso.
Il mio muso si è infilato soddisfatto nella rotondità del nastro che chiude ben stretto il sacchetto e questo mi dà la possibilità di portare facilmente il mio bottino da Luca." ...
SPUNTI RICEVUTI DURANTE L'INCONTRO DAL VIVO
GIULIANO sottolinea che Jake la Nutria, Scolo e Raf, in quanto animali, possono sfruttare il fatto di guardare e ascoltare ciò che succede senza essere notati dagli esseri umani.
MARINA suggerisce un possibile lieto fine al femminile in cui compare la figura di una ragazza che dà da mangiare ai gatti in zona Martesana. Potrebbe nascere qualcosa tra lei e Luca, il grande amico di Jake la Nutria? E un'alleanza tra gatti e nutrie?
MASSIMO condivide un’informazione nutriogastronomica, sostenendo le nutrie sono davvero molto ghiotte di bucce d'anguria. :)
Qui trovate l’incipit: http://www.strastorie.it/…/strastorie-extralarge-lincipit_1…
AVETE TEMPO FINO AL 28 MARZO ALLE ORE 12 PER MANDARCI ALTRI SUGGERIMENTI SU COME CONTINUARE LA STRASTORIA EXTRALARGE!
StraStorie ExtraLarge: un romanzo scritto attraverso l’interazione con i lettori
Un format di narrazione condivisa di Valeria Ravera
Con Riccardo Besola, Andrea B. Ferrari e Francesco Gallone
In collaborazione con la libreria Covo della Ladra - Ladra di Libri
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
Musiche di Alessandro Arbuzzi
Incursioni di Oliviero Ponte Di Pino
Supporto tecnico di Giorgio Paolo Albani
Dal vivo: 21 marzo, 4 e 18 aprile, 9 e 23 maggio, 6 giugno 2018 (ore 19), al Binario 9 e ¾ della Libreria Covo della Ladra, Milano
Sul web: www.strastorie.it e facebook.com/strastorie
#strastorie #giallo #scrivere #guendalinaravazzoni #JakelaNutria #covodellaladra #Milano #Martesana #alessandroarbuzzi #olivieropdpgo
SPUNTO DI ROBERTO
Un disco di Lester Bowie, "Serious Fun": https://www.youtube.com/watch?v=EXnSBk0rk34&t=39s
SPUNTO DI FRANCESCA
Una foto di un orsetto peluche di nome Baluba
SPUNTO DI LAURA
"Il Malandato non era sempre stato così: anni prima (oramai aveva perso il conto) aveva una vita normale, anzi, una vita di successo, una moglie, dei figli, un’attività fiorente.
E quel soprannome non se l’era guadagnato per l’aspetto fisico (ai tempi era stato decisamente un bell’uomo) ma per un affare “andato a male”, nel vero senso del termine.
La famiglia di Giovanni Audisio, quello era il suo vero nome, gestiva una piccola macelleria in via Orefici, solo carne scelta di Carrù, direttamente dai pascoli del cuneese.
Giovanni aveva la mente per gli affari e in breve trasformò la Macelleria delle Alpi di Audisio Giovanni padre, figlio e nipote (i piemontesi sono famosi per la loro fantasia ndr) in un fiorente commercio di carni.
Aveva affittato un terreno in zona Lambrate e ci aveva costruito un moderno centro di stoccaggio e lavorazione di bovini: era quasi tutta sua la carne che ogni giorno veniva servita nei ristoranti del centro.
Tutto questo successo iniziò a dare fastidio a qualcuno, forse al temibile cartello dell’Angus argentino o ai toscani della Chianina. Fatto sta che la sera del 24 aprile, un giovedì, qualcuno si intrufolò nel capannone frigorifero di Audisio e, complice un fortunale che da giorni stava devastando Milano con continue interruzioni alla corrente elettrica, manomise i cavi del generatore d’emergenza.
Il fatto venne scoperto solo il successivo lunedì mattina, quando i primi operai di ritorno dal ponte aprirono i portelloni e quasi svennero all’olezzo di 150 tonnellate di carne putrefatta. Da qui il suo soprannome, il Malandato, perché tutta la sua vita era “andata a male” insieme ai suoi quarti di bue.
Giovanni non riuscì più a riprendersi da questo tracollo: l’inchiesta non portò a nulla, l’assicurazione tardò a risarcire e il Comune di Milano pretese subito la quota per lo smaltimento della carne putrida.
Un venerdì di luglio uscì di casa alla solita ora per andare in macelleria ma non tornò mai più. A casa la bella moglie, la figlia e quel figlio così dolce e speciale rimasero ad aspettarlo per anni."
SPUNTO DI PAOLA
...."Luca ha lasciato la valigia abbandonata e aperta nel nido del Malandato, e forse vale la pena di ritornare a ispezionarla, finché il rompicapo della mappa rimane chiuso nella sua tasca e quindi difficile da studiare; torno sulle mie zampe e mi ritrovo presto a lottare col borsone rovesciandomi addosso il contenuto. Mi infilo e disinfilo in ogni indumento, huaw... la giacca mi dà una certa eleganza, e huaw... cosa c'è in questa tasca che mi graffia la zampa?
Concentro gli sforzi per divincolarmi e infilandoci muso e baffi, riesco ad estrapolare il contenuto: un sacchetto di velo trasparente con dentro tappi di bottiglie (si sembrano quelli delle bevande gialle e schiumose presenti alle chiacchiere fra umani), luccicanti da una parte e segnati dall'altra, con una chiara lettera scritta in rosso.
Il mio muso si è infilato soddisfatto nella rotondità del nastro che chiude ben stretto il sacchetto e questo mi dà la possibilità di portare facilmente il mio bottino da Luca." ...
SPUNTI RICEVUTI DURANTE L'INCONTRO DAL VIVO
GIULIANO sottolinea che Jake la Nutria, Scolo e Raf, in quanto animali, possono sfruttare il fatto di guardare e ascoltare ciò che succede senza essere notati dagli esseri umani.
MARINA suggerisce un possibile lieto fine al femminile in cui compare la figura di una ragazza che dà da mangiare ai gatti in zona Martesana. Potrebbe nascere qualcosa tra lei e Luca, il grande amico di Jake la Nutria? E un'alleanza tra gatti e nutrie?
MASSIMO condivide un’informazione nutriogastronomica, sostenendo le nutrie sono davvero molto ghiotte di bucce d'anguria. :)
Qui trovate l’incipit: http://www.strastorie.it/…/strastorie-extralarge-lincipit_1…
AVETE TEMPO FINO AL 28 MARZO ALLE ORE 12 PER MANDARCI ALTRI SUGGERIMENTI SU COME CONTINUARE LA STRASTORIA EXTRALARGE!
StraStorie ExtraLarge: un romanzo scritto attraverso l’interazione con i lettori
Un format di narrazione condivisa di Valeria Ravera
Con Riccardo Besola, Andrea B. Ferrari e Francesco Gallone
In collaborazione con la libreria Covo della Ladra - Ladra di Libri
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
Musiche di Alessandro Arbuzzi
Incursioni di Oliviero Ponte Di Pino
Supporto tecnico di Giorgio Paolo Albani
Dal vivo: 21 marzo, 4 e 18 aprile, 9 e 23 maggio, 6 giugno 2018 (ore 19), al Binario 9 e ¾ della Libreria Covo della Ladra, Milano
Sul web: www.strastorie.it e facebook.com/strastorie
#strastorie #giallo #scrivere #guendalinaravazzoni #JakelaNutria #covodellaladra #Milano #Martesana #alessandroarbuzzi #olivieropdpgo
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