Fino
a domattina ci sarà tempo per inviarci spunti per contribuire alla
seconda puntata della storia di Antonio Bacchetti. Forza, fate lavorare
la fantasia!
Qui trovate l’incipit di Gino Cervi: https://www.facebook.com/strastorie/posts/1491568754207050:0
Un po' di suggerimenti sono già arrivati e ieri, nella prima serata di StraStorie/"Bacchetti gioca?" a Da vicino nessuno è normale, li abbiamo analizzati con l’autore, Oliviero Ponte Di Pino e lo storico dello sport Sergio Giuntini.
Eccoli, con i nostri commenti!
SPUNTO DI MASSIMILIANO (9 ANNI)
La polizia è occupata per via di un attentato, non viene ad arrestare Toni. Lui allora se ne va allo stadio di Udine e prima passa da casa per mettersi la maglietta della sua squadra. Anche Lorenzutti (che non è morto), va allo stadio come spettatore. In questa partita c'è una possibilità che gli spettatori, se hanno un amico calciatore, possono entrare in campo e aiutare, ma solo per un minuto. Inizia la partita. E' 4 a 4, mancano 30 secondi alla fine della partita. Lorenzutti capisce che l'Udinese è in difficoltà, salta in campo, la palla è lontana dai giocatori, c'è solo il portiere dell'Inter, pronto al suo posto. Lorenzutti si avvicina con rapidità come un ghepardo. Tira e fa gol. Toni non crede ai suoi occhi: il suo amico, che non è un calciatore, ha fatto un gol a uno dei migliori portieri. Anche il portiere non crede ai suoi occhi. Toni va incontro all'amico, si abbracciano e si stringono la mano. L'allenatore come premio regala a Lorenzutti un gattino.
***
Bellisimo spunto, fiabesco, con un lieto fine, ma difficile da utilizzare se – pur lavorando di fantasia – si vuole rimanere in un contesto di verosimiglianza come l'autore preferirebbe fare.
SPUNTO DI FREEPIER
Era una piccola stanza, quadrata, senza finestre,il muro crepato;c'era un odore acre,un misto di sudore e di vecchio.Toni si trovava nella cella provvisoria del carcere di Udine portato lì da un gruppo,numeroso,di carabinieri armato fino ai denti allarmati da una chiamata che denunciava in pieno centro,la presenza di un uomo armato.Quell'uomo altri non era che toni Bacchetti il grande calciatore ma anche il partigiano.L'uomo che piaceva alle donne ed agli amanti del calcio.L'uomo,che dopo la guerra aveva ripreso a calciare la palla osannato dai tifosi che lo chiamavano affettuosamente tonigol. Quanti bei ricordi gli scorrevano davanti in quel momento se ne ricordava uno in particolare...
***
Buon spunto, permette di utilizzare la tecnica del flashback: nel chiuso della stanza si apre la finestra del ricordo che offre la possibilità di raccontare il passato.
SPUNTO DI MATTEO
Il maresciallo dei carabinieri che arrivano per arrestarlo è un suo vecchio fan , un tifoso romantico alla soglia della pensione . farebbe di tutto per non portare il toni in caserma . Dice ai due appuntati che sono con lui di fare i rilievi sul posto , e che "il bacchetti lo porta via lui" . Lo ammanetta , lo carica in macchina e lungo la strada si ferma : "ripensaci , dammi un colpo in testa -non troppo forte però - e scappa, scappa via nei campi fino alla yugoslavia"
***
Bella l’idea del riconoscimento affettuoso da parte del maresciallo, che dà l’opportunità di ricordare il passato di Bacchetti in un dialogo/confronto tra lui e il maresciallo. In più, c’è la fuga in Iugoslavia, credibile dal punto di vista storico.
SPUNTO DI LAURA
Tirare, sparare, segnare, colpire .....
L'importante è non sbagliare, bisogna centrare
Come quella notte sui bricchi, un freddo becco, solo il fumo che usciva dalla bocca era caldo, come la rabbia che provoca l'ingiustizia
Tirare, sparare, segnare, colpire .... Boom
***
Bello il lirismo nominale, il secco giocare sul fare centro e tirare, molto interessante per la suggestione stilistica.
SPUNTO DI LUCA
Un colpo di tosse ancor più violento, e Toni si sveglia.
Ormai non gli riesce quasi più di dormire e, quando lo fa, gli incubi lo tormentano.
Eppure c'era un tempo in cui la vita era un sogno a occhi aperti, e gli bastava correre dando calci al pallone per essere felice.
***
Buon spunto. Potrebbe offrire l’occasione per un flusso di coscienza che permetta di ripercorrere il passato di Bacchetti, magari in un confronto a due con il maresciallo.
StraStorie. Interagisci con l’autore mentre scrive e contribuisci al processo creativo
“Bacchetti gioca?” Vita vera e immaginaria di un calciatore fuori dalle regole
18, 20, 25, 28 giugno, ore 20, a Da vicino nessuno è normale e sul web
Un progetto di Valeria Ravera
Con Gino Cervi, Oliviero Ponte Di Pino e ospiti a sorpresa
Musiche di Alessandro Arbuzzi
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
Diretta streaming a cura della Ladra di Libri
facebook.com/strastorie
#StraStorie #Bacchettigioca #dvnnm17 #davicino21
Qui trovate l’incipit di Gino Cervi: https://www.facebook.com/strastorie/posts/1491568754207050:0
Un po' di suggerimenti sono già arrivati e ieri, nella prima serata di StraStorie/"Bacchetti gioca?" a Da vicino nessuno è normale, li abbiamo analizzati con l’autore, Oliviero Ponte Di Pino e lo storico dello sport Sergio Giuntini.
Eccoli, con i nostri commenti!
SPUNTO DI MASSIMILIANO (9 ANNI)
La polizia è occupata per via di un attentato, non viene ad arrestare Toni. Lui allora se ne va allo stadio di Udine e prima passa da casa per mettersi la maglietta della sua squadra. Anche Lorenzutti (che non è morto), va allo stadio come spettatore. In questa partita c'è una possibilità che gli spettatori, se hanno un amico calciatore, possono entrare in campo e aiutare, ma solo per un minuto. Inizia la partita. E' 4 a 4, mancano 30 secondi alla fine della partita. Lorenzutti capisce che l'Udinese è in difficoltà, salta in campo, la palla è lontana dai giocatori, c'è solo il portiere dell'Inter, pronto al suo posto. Lorenzutti si avvicina con rapidità come un ghepardo. Tira e fa gol. Toni non crede ai suoi occhi: il suo amico, che non è un calciatore, ha fatto un gol a uno dei migliori portieri. Anche il portiere non crede ai suoi occhi. Toni va incontro all'amico, si abbracciano e si stringono la mano. L'allenatore come premio regala a Lorenzutti un gattino.
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Bellisimo spunto, fiabesco, con un lieto fine, ma difficile da utilizzare se – pur lavorando di fantasia – si vuole rimanere in un contesto di verosimiglianza come l'autore preferirebbe fare.
SPUNTO DI FREEPIER
Era una piccola stanza, quadrata, senza finestre,il muro crepato;c'era un odore acre,un misto di sudore e di vecchio.Toni si trovava nella cella provvisoria del carcere di Udine portato lì da un gruppo,numeroso,di carabinieri armato fino ai denti allarmati da una chiamata che denunciava in pieno centro,la presenza di un uomo armato.Quell'uomo altri non era che toni Bacchetti il grande calciatore ma anche il partigiano.L'uomo che piaceva alle donne ed agli amanti del calcio.L'uomo,che dopo la guerra aveva ripreso a calciare la palla osannato dai tifosi che lo chiamavano affettuosamente tonigol. Quanti bei ricordi gli scorrevano davanti in quel momento se ne ricordava uno in particolare...
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Buon spunto, permette di utilizzare la tecnica del flashback: nel chiuso della stanza si apre la finestra del ricordo che offre la possibilità di raccontare il passato.
SPUNTO DI MATTEO
Il maresciallo dei carabinieri che arrivano per arrestarlo è un suo vecchio fan , un tifoso romantico alla soglia della pensione . farebbe di tutto per non portare il toni in caserma . Dice ai due appuntati che sono con lui di fare i rilievi sul posto , e che "il bacchetti lo porta via lui" . Lo ammanetta , lo carica in macchina e lungo la strada si ferma : "ripensaci , dammi un colpo in testa -non troppo forte però - e scappa, scappa via nei campi fino alla yugoslavia"
***
Bella l’idea del riconoscimento affettuoso da parte del maresciallo, che dà l’opportunità di ricordare il passato di Bacchetti in un dialogo/confronto tra lui e il maresciallo. In più, c’è la fuga in Iugoslavia, credibile dal punto di vista storico.
SPUNTO DI LAURA
Tirare, sparare, segnare, colpire .....
L'importante è non sbagliare, bisogna centrare
Come quella notte sui bricchi, un freddo becco, solo il fumo che usciva dalla bocca era caldo, come la rabbia che provoca l'ingiustizia
Tirare, sparare, segnare, colpire .... Boom
***
Bello il lirismo nominale, il secco giocare sul fare centro e tirare, molto interessante per la suggestione stilistica.
SPUNTO DI LUCA
Un colpo di tosse ancor più violento, e Toni si sveglia.
Ormai non gli riesce quasi più di dormire e, quando lo fa, gli incubi lo tormentano.
Eppure c'era un tempo in cui la vita era un sogno a occhi aperti, e gli bastava correre dando calci al pallone per essere felice.
***
Buon spunto. Potrebbe offrire l’occasione per un flusso di coscienza che permetta di ripercorrere il passato di Bacchetti, magari in un confronto a due con il maresciallo.
StraStorie. Interagisci con l’autore mentre scrive e contribuisci al processo creativo
“Bacchetti gioca?” Vita vera e immaginaria di un calciatore fuori dalle regole
18, 20, 25, 28 giugno, ore 20, a Da vicino nessuno è normale e sul web
Un progetto di Valeria Ravera
Con Gino Cervi, Oliviero Ponte Di Pino e ospiti a sorpresa
Musiche di Alessandro Arbuzzi
Illustrazioni di Guendalina Ravazzoni
Diretta streaming a cura della Ladra di Libri
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#StraStorie #Bacchettigioca #dvnnm17 #davicino21
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